giovedì 20 agosto 2009

UNITA' D'ITALIA

QUELLA DI STIFFONI E DELLA LEGA E’ DIALETTICA DI PROPAGANDA SPICCIOLA

Le dichiarazioni del Senatore Stiffoni sono le classiche provocazioni propagandistiche tipiche della Lega Nord. Mi unisco invece alle critiche di Felice Casson esposte oggi nei confronti delle dichiarazioni di Giampaolo Gobbo.

Stiffoni si permette di dire che i caduti della Grande Guerra furono un sacrificio a favore delle mire di Casa Savoia, forse Stiffoni non ricorda che l’entrata in guerra, a lungo dibattuta, fu democraticamente approvata dal Parlamento Italiano il 21 Maggio 1915 con 407 voti a favore, 74 contrari e 1 astenuto alla Camera e 281 voti su 281 al Senato.

Parlare dei caduti in questo modo è un’offesa diretta a tutti coloro che hanno dato la loro vita in nome della Patria. E’ falso inoltre dire che Trento e Trieste sarebbero state ottenute senza la guerra. Sappiamo invece che ci sono voluti mesi di tempo per portare gli alleati su questa posizione favorevole all’Italia. Certo i Savoia furono in prima linea combattento con i soldati. Proprio quei combattenti che hanno coniato per Vittorio Emanuele III il soprannome di Re Soldato.

In merito poi a questa fantasia leghista dei “plebiscito truffa” nell’indicare le operazioni di annessione del 1866 del Veneto al Regno d’Italia posso asserire con dati alla mano che si tratta di un pretesto: sappiamo tutti che all'epoca la democrazia aveva "metodi diversi". E' giusto ricordare che il voto popolare non esisteva. Nè nell'Impero d'Austria-Ungheria, di cui il Veneto faceva parte con il Regno Lombardo-Veneto, né tantomeno della democraticissima Francia post rivoluzionaria di Napoleone III.

Era invece forte, anzi fortissima, la spinta unitaria che sfociò nel Risorgimento, che ebbe proprio in Venezia e Padova i suoi centri principali. Come dimenticare i Moti Risorgimentali che videro a Padova il suo epicentro con il Caffè Pedrocchi e l'Università? E' tutto dimenticato nella Terra Veneta? Non credo, certo Casa Savoia ha avuto un ruolo centrale non per scelta. Lo ebbe perchè nella Penisola Italiana era l'unico Stato ad avere dato al popolo un sistema democratico con un Parlamento, uno dei primi d'Europa, una Costituzione Democratica, con lo Statuto Albertino, un sistema di relazioni internazionali di primo livello ed un livello di sviluppo e di infrastrutture molto avanzati.

I Plebisciti, caro Stiffoni, furono degli eventi importantissimi: "fatti" democratici per l'epoca in cui avvennero. Leggerli come si legge il voto attuale sarebbe un grave errore storico e soprattutto sintomo di malafede.

E’ incredibile che la Lega non si renda conto che il continuo attacco contro i Simboli dell’Unità d’Italia è un boomerang poiché mette a nudo le autentiche mire di questo schieramento che non tendono certo all’interesse dei cittadini!

domenica 26 luglio 2009

IL PDL PADOVANO E' AFFETTO DA PICCINERIA

E’ trascorso un mese dal ballottaggio che ha visto la vittoria di Flavio Zanonato riconfermato sindaco di Padova. Un mese in cui si sono dette tante, troppe cose sui motivi della sconfitta del Centro Destra. Prendo quindi spunto dall’articolo dell’On. Giustina Destro apparso oggi sul Mattino. L’On. Destro ha colto nel segno. A Padova il Centro Destra non ha un leader e, ancor peggio, non ha un progetto. Già nel giugno del 2008 sottolineavo che la città aveva bisogno di un progetto serio che potesse porla al centro di un virtuosismo culturale, sociale ed economico tale da spingerla a tornare tra le città protagoniste dell’Italia del futuro. Questo invito proveniva da un bisogno che mi veniva più volte segnalato dalle più diverse parti della popolazione padovana. Era quasi un “grido di dolore” per la situazione in cui versava e versa la città. Da queste mie segnalazioni, esposte in quasi quaranta articoli e lettere sulla stampa padovana, è nato il progetto dell’Associazione ViVi Padova che ha visto in pochi mesi aggregarsi tante persone per delineare un Progetto per Padova. E veniamo al punto: una volta che il PDL, dopo mesi di balletti indegni, ha deciso il suo candidato ci si aspettava, erroneamente, di trovare qualcuno in grado di apprezzare il lavoro svolto nella preparazione di un programma che, in molte parti, poteva essere “adottato” dal Centro Destra. La nostra non era presunzione, anzi, era solo disponibilità a dare un contributo per il bene della Città. Non voglio entrare in polemica con nessuno ma posso garantire che fa un certo effetto veder ignorato un progetto frutto di tanti mesi di lavoro in cui sono state coinvolte personalità internazionali di massimo livello nel settore dello sviluppo del territorio, del commercio innovativo, della cultura, dell’arte e della sicurezza.
Vedete, questo atteggiamento di paradossale arroganza e supponenza politica ed umana ha sortito come effetto più evidente la sconfitta del Centro Destra.
La vittoria di Flavio Zanonato non è frutto solo della perdita dei voti dei “vacanzieri del ballottaggio”. E’ invece il risultato di un atteggiamento sordo ed arrogante tenuto dal PDL nei confronti dell’elettore, delle personalità che potevano portare un contributo alla causa della rinascita cittadina, e addirittura nei confronti dei suoi stessi dirigenti migliori tenuti in disparte. Non si tratta quindi solo di “ritardi o qualità di candidatura”, non si tratta solo di divisioni interne e relative spartizioni di “sacche di potere”, si tratta soprattutto di mancanza di spessore dei dirigenti. Si tratta di superficialità nel relazionarsi e nel valutare persone e situazioni. Mi spiace dire questo di un’area politica che dovrebbe rappresentarmi e che ho sempre visto come naturale baluardo delle aspirazioni di crescita e sviluppo della mia Città. Quindi, gentile Onorevole Destro, Lei ha ragione! Il PDL di Padova è in balia del nulla. Ma mi chiedo, e non sono il solo, Lei è la Vice Coordinatrice Vicaria del PDL di Padova, com’è possibile che nonostante questa Sua posizione non sia stata in grado di porre un freno all’arrogante miopia dilagante nel Suo partito? Io non sono un tesserato del PDL ma lo sarei stato volentieri se molti uomini del Partito avessero usato un modo di relazionarsi meno spocchioso. Io credo che il PDL Veneto dovrebbe ascoltare di più ed essere più aperto e concreto. Così com’è appare come un “partito di plastica” costruito “tutto intorno a Lui” in cui i “signor no” non sono graditi e in cui chi ha buone idee viene tenuto alla larga per paura che possa emergere mettendo in ombra i tanti “dirigentini” che attualmente occupano ogni posizione, e che sono la prova delle tante, troppe, piccinerie di cui è gravemente affetto il PDL. Basti vedere la magra figura nelle circoscrizioni vinte dal Centro Destra tutte ancora senza un presidente! Per quanto mi riguarda io vado avanti per la mia strada che è fatta di impegno per il futuro di Padova e del Veneto. Soprattutto di Padova che sogno possa ritornare ad essere una Grande Città, centro culturale ed artistico, innovativa e moderna, giovane e dinamica.


Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

martedì 9 giugno 2009

MARCO MARIN AL BALLOTAGGIO

MARCO MARIN LA VERA RIVELAZIONE DI QUESTA SFIDA ELETTORALE


Desideriamo complimentarci con Marco Marin per il risultato del primo turno delle elezioni comunali di Padova che lo vedono protagonista con il testa a testa con Flavio Zanonato. In modo particolare vorremmo ringraziare Marin per aver saputo unire tante forze attorno a sé nonostante le iniziali diffidenze di molti, comprese le nostre, nei suoi riguardi. La prova del suo successo è la lista civica "Per Padova con Marco Marin", che abbiamo contribuito a sostenere insieme ad altre realtà di Padova, che ha raggiunto un risultato eccellente, l'8,7%, al di là di ogni sondaggio. E' un segno che ci deve spronare a dare il massimo nelle prossime due settimane per portare Marco Marin a Palazzo Moroni. E' chiaro che Padova si è svegliata dal torpore e ha deciso di cambiare, invitiamo quindi tutti i padovani che desiderano riprendersi la loro città a sostenere Marin e a lavorare per cacciare definitivamente Zanonato e la sua corte sinistra e deleteria.
Ringrazio infine tutti gli amici di ViVi Padova che hanno sostenuto la Lista Per Padova con Marco Marin spronandoli a continuare la loro attività di propaganda in vista del ballottaggio.

domenica 17 maggio 2009

NO ALLA MOSCHEA IN VIA IPPODROMO

CRISTINA PUGGINA: "LA MOSCHEA IN VIA DELL'IPPODROMO UN ENNESIMO SOPRUSO DI ZANONATO"


Cristina Puggina, candidata al Consiglio Comunale nella Lista Marina, ha partecipato oggi ad una riunione a Ponte di Brenta con numerosi abitanti della zona. L'incontro è stato organizzato da Petra Menini, Candidata nella Lista Marin al Quartiere 3, per analizzare la situazione dell'ampio quartiere che racchiude aree importantissime e sensibili come Ponte di Brenta, Venezia e Forcellini.

Cristina Puggina ha dichiarato: "Dovevamo parlare delle necessità dei residenti e ci siamo invece trovati tra capo e collo la decisione di far aprire la moschea in via dell'Ippodromo. I residenti non vogliono la moschea in via dell'Ippodromo. Se ne prenda atto! "

Durante la riunione è emerso chiaramente che la contrarietà è supportata da importanti analisi socio culturali che evidenziano come le moschee da luoghi di culto divengono luoghi di formazione di cellule terroristiche o, come minimo, di propaganda islamica all'interno delle nostre comunità cittadine.

Cristina Puggina continua: "Zanonato si nasconde dietro il fatto che questa moschea verrà aperta in un luogo privato non comunale e quindi lui "se ne lava le mani". E' l'ennesimo sopruso che questo sindaco vuole fare a danno dei cittadini. E' bene ricordare che Zanonato è ancora appoggiato dalla sinistra disobbediente della Ruffini, la stessa sinistra che ci ha portati a perdere le graduatorie nelle case comunali a favore di immigrati stranamente selezionati da associazioni di sinistra piuttosto che dai vigili urbani. Zanonato continua nella stessa politica che ha fatto precipitare Padova nel degrado e che ora vuole minare i nostri valori fondamentali come la cristianità."




Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente Comitato Elettorale Cristina Puggina
+39 340 8568340

INCONTRI DAL 11 AL 17 MAGGIO

AGENDA DEGLI INCONTRI DI CRISTINA PUGGINA - CANDIDATA AL CONSIGLIO COMUNALE CON LA LISTA PER PADOVA CON MARIN

Rendiamo noto che Cristina Puggina, Candidata al Consiglio Comunale di Padova con Marco Marin, ha iniziato i primi incontri in vista delle prossime elezioni del 6/7 giugno.

Ieri pomeriggio ha incontrato in Via Carducci un gruppo di residenti della Zona Prato della Valle/Corso Vittorio Emanuele per verificare cosa si auspichino gli abitanti della zona dalla futura amministrazione comunale: "Ho incontrato un nutrito gruppo di residenti della zona che mi sta molto a cuore essendo nata e cresciuta proprio in Corso Vittorio Emanuele dove la mia famiglia gestiva una storica attività commerciale. E' evidente la preoccupazione degli abitanti di questa bellissima zona di Padova verso le politiche vessatorie attuate da Zanonato che ha prima consegnato quest'area a clandestini e drogati e ora la vuole violentare con il Piano Crotti. I residenti desiderano ritrovare la serenità di vivere la Zona Appiani, Prato della Valle, come un tempo. Una zona con una propria vita commerciale in cui passeggiare con i propri figli e nipoti senza timore di incorrere in vario genere di gentaglia. E' anche evidente lo stato di preoccupazione per il Piano Crotti che andrebbe a minare l'equilibrio di Prato della Valle con un dissennato intervento. Tutti concordiamo con la volontà di riqualificazione dell'area ma senza interventi disastrosi."

Oggi Cristina Puggina incontrerà alle ore 18 un gruppo di residenti del quartiere Chiesanuova insieme a Lisa Scanferla, candidata al Consiglio di Quartiere 6 con Marco Marin, tema dell'incontro le pressanti necessità del Quartiere 6.

Domani alle ore 20 si terrà l'incontro con gli Artigiani della Zona Guizza e Bassanello organizzato da Alessandro Galiazzo, candidato al Consiglio di Quartiere 4 con Marco Marin.

Sabato alle ore 17 si terrà l'incontro con le mamme della zona Forcellini con Petra Menini, candidata la Consiglio di Quartiere 3 con Marco Marin.

venerdì 1 maggio 2009

CONFERMATO L'APPOGGIO A MARCO MARIN DA PARTE DI VIVI PADOVA

PUGGINA PER MARCO MARIN

CONFERMATO L'APPOGGIO A MARCO MARIN DA PARTE DI VIVI PADOVA


Nelle scorse settimane sono rimasto volutamente assente dal dibattito politico in città per dare modo a Marco Marin, candidato Sindaco del Centro Destra, di esprimere i suoi punti programmatici e per evidenziare il metodo con cui intenderà dare il via la cambiamento positivo per disegnare la Padova del Futuro.
Ho avuto modo di incontrare personalmente Marco Marin, insieme ad Alberto Claut e ai nostri dirigenti, ed abbiamo riscontrato in lui grande determinazione e soprattutto una chiarezza e trasparenza che spesso non si trova nelle personalità politiche. Credo quindi che sia giusto dare il nostro contributo per il successo della Campagna Elettorale della Coalizione per Marin Sindaco.
Per questo abbiamo messo in campo le migliori forze di ViVi Padova! che saranno candidate nella Lista Civica del Candidato: "Per Padova con Marco Marin".
Nei prossimi giorni convocheremo una conferenza stampa per delineare l'impegno elettorale ed il programma che porteremo in dote a Marco Marin, siamo felici di indicare di seguito i nostri candidati:

Filippo Bruno di Tornaforte


CRISTINA PUGGINA per il Comune di Padova

Figlia del Presidentissimo del Calcio Padova Marino Puggina, fondatore di Despar Italia, Cristina si occupa dal 1986 di Ufficio Stampa per alcune delle più affermate realtà del Made in Italy con sede a Milano e Padova. A Padova ha sempre avuto sede la sua primaria attività dando alla città la possibilità di essere nota anche in ambienti complessi come quello del Design e della Moda spesso appannaggio di Milano. Madre di due figli, Filippo e Massimiliano Bruno di Tornaforte, e nonna di due splendidi nipotini Nicola ed Ottavia, Cristina ha deciso di sostenere Marco Marin: "Sono felice di sostenere con ViVi Padova Marco Marin. E una persona pulita, giovane e grintoso. Conoscendo molto bene il mondo dello sport sono certo che Marco darà il massimo per vincere, potrà contare sul sostegno mio e della mia famiglia. Il mio motto sarà chiaro "Riportiamo Padova in Serie A!". Padova merita di ritrovare la leadership tra le più importanti città d'Italia, stiamo lavorando affinchè il programma Cultura, Turismo e Commercio e Sicurezza/Famiglia che abbiamo studiato con Vivi Padova possa essere parte integrante del programma per la futura Giunta guidata da Marin. Il mio motto sarà chiaro "Riportiamo Padova in Serie A!" perchè amiamo profondamente questa città che merita tutto il nostro impegno."



KATIA ROSSI per il Quartiere Centro

Giovane professionista impegnata e brillante giornalista che opera con successo con il periodico di costume “Gotha” e con “Il Gazzettino”. Figlia di Dino Rossi, che insieme ai fratelli è protagonista a livello mondiale nella calzatura di lusso con il gruppo RossiModa. Vuole dedicare il suo impegno alla rinascita del Centro Storico soprattutto in chiave giovanile: "Siamo stanchi di avere una centro storico moribondo o trasandato. Vorremmo ritrovare il piacere di vivere le piazze e le vie del centro in sicurezza e senza coprifuoco, lo vorrei giovane e divertente come quello delle grandi città europee che invidiano le nostre peculiarità troppo spesso sminuite e svilite. Un centro storico sicuro, vivo, giovane e rispettoso. Questo è il mio pensiero per il Centro di Padova"


VALERIA CHIANGLIA per il Quartiere 2 Arcella

Nota insegnante da sempre abitante dell'Arcella, Valeria Chinaglia è da molti anni impegnata nel sociale e nell'associazionismo, con i Comitati Arcella, per cercare di rendere il Quartiere Arcella più vivibile e sicuro. Molto noto il suo programma per fare dei quartieri cittadini un luogo di rinascita della città con lo slogan "Non solo centro storico" presentato anche al Convegno di ViVi Padova dello scorso Aprile riportato anche dalla stampa nazionale come esempio di rinascita e riqualificazione dei quartieri con particolare attenzione alle famiglie e ai giovani.

PETRA MENINI per il Quartiere 3

Giovane e dinamica professionista del settore commerciale. Attiva in due punti vendita del Quartiere ha deciso di mettere a disposizone il proprio bagaglio professionale per il miglioramento del commercio nel Quartiere rivolgendosi ad i giovani.


ALESSANDRO GALIAZZO per il Quartiere 4

Artigiano nel settore elettrotecnico da sempre residente nel Quartiere dove svolge la sua attività vuole concentrarsi su un piano di riorganizzazione e rilancio delle attività artigianali presenti nella circoscrizione.


DANIELE SCIANCALEPORE per il Quartiere 5

Giovane operatore commerciale nel settore degli apparecchi elettromedicali Daniele ha già portato in dote a ViVi Padova le sue conoscenze del settore Ospedaliero e delle necessità di assistenza degli anziani e delle famiglie in genere che spesso si trovano "abbandonate" nei quartieri.


LISA SCANFERLA per il Quartiere 6

Giovane imprenditrice nel settore tipografico da sempre residente a Chiesanuova conosce molto bene le necessità del quartiere soprattutto nell'ambiente cattolico. Il suo primo impegno è per la riqualificazione delle aree degradate affinchè possano ritornare ad essere fruibili dagli anziani e dai tanti giovani che lasciano il Quartiere per i paesi della cintura urbana.


Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova


Alberto Claut
Segretario di ViVi Padova

giovedì 23 aprile 2009

IL PDL, IL CANDIDATO E IL CITTADINO INERME

IL PDL, IL CANDIDATO E IL CITTADINO INERME
Storia di un partito lontano dalle esigenze della cittadinanza.

La conferma del Candidato Sindaco PDL per Padova è arrivata alle 18.34 dopo mesi di snervanti attese. Si tratta del "brambillano" Marco Marin, alla faccia del lavoro e dell'impegno di tanti membri del Partito molto più meritevoli come il Sen. Saia e l'Avv. Menorello.
Dico che è sconosciuto e poco operoso perchè, nonostante sia stato Assessore e Consigliere Comunale, non si trova traccia di attività rilevante per il bene di Padova in nessun archivio comunale e neppure nel suo sito, dell'Associazione Padovà, tanto che il suo ultimo intervento risale all'ottobre del 2008... non commento...

A questo punto è giusto sottolineare l'incapacità di questo nuovo grande partito nel trovare uomini validi, senza nulla togliere a Marin, per rappresentare un vero progetto di rinascita per la Padova dei prossimi cinque anni. Soprattutto è evidente la mancanza di un leader carismatico in grado di battere lo sfidante Zanonato.

Vorrei sottolineare un aspetto che è particolarmente importante: Nella scelta del proprio candidato ha vinto la parte del PDL che non ha tenuto in minimo conto dele esigente dei cittadini padovani, in barba al principio della democrazia interna e del valore di un programma elettorale. Ha invece perso mesi preziosi bruciando prima uno e poi l'altro nome per giungere ad un mese dalle elezioni con un candidato debole, poco operoso e sconosciuto alla cittadinanza.

Questo per le continue e nauseanti diatribe interne dovute alla spartizione di ruoli e di "piazze" secondo logiche politiche assolutamente estranee agli interessi della città e dei padovani. Questa riflessione vale come critica costruttiva nei confronti di uno schieramento politico nato un mese fa già zoppo.

Per quanto concerne noi di ViVi Padova vale sempre la regola che deve essere sostenuto il programma migliore che realmente possa avviare la rinascita della città che parta dalla sicurezza fino al rilancio della cultura e del commercio. Non escludiamo quindi di procedere al di là degli schieramenti con un programma serio preparato da esperti internazionali e suffragato dalla serietà dei nostri dirigenti ed associati che provengono, grazie al Cielo, non dalla politica ma dalla società civile padovana.

venerdì 10 aprile 2009

PRATO DELLA VALLE DISCOTECA DELLO SPRITZ: ENNESIMA FOLLIA DI ZANONATO

La "grande idea" del Sindaco di trasformare la più grande e straordinaria piazza d'Europa in una discoteca a cielo aperto.

Ci mancava anche questa al nostro vilipeso centro storico!
Dopo aver rovinato le Piazze ed il Ghetto, barbaramente torturati da orde di imbecilli ubriachi e storditi, adesso il "genio" del nostro Sindaco, signor Zanonato, ha deciso di rovinare anche la perla che tutta Europa ci invidia: Prato della Valle.
La decisione, con tanto di stanziamento economico e di coinvolgimento di non meglio identificate cooperative e associazioni musicali, prevede la trasformazione di uno dei più ammirati esempi di architettura urbana settecentesca in una discoteca all'aperto. A parte l'idea incomprensibile e talmente mediocre da far impallidire anche il sindaco di un paesotto di campagna, trovo inqualificabile questo comportamento che calpesta, non solo i diritti dei residenti di Prato della Valle, ma di tutti i cittadini padovani che amano le bellezze architettoniche della nostra città.
Se proprio voleva creare un nuovo luogo di ritrovo per le "invasioni barbariche" del "popolo dello spritz" poteva offrire loro l'ex Foro Boario di Corso Australia, più adatto a quel genere di divertimento. Sappiamo bene le conseguenze degli assembramenti "spritzaioli" che Zanonato da cinque anni non controlla più e che ogni settimana provocano risse, disordini, sporcizia e degrado.
E' ora che i padovani si rendano conto del livello a cui è giunto il loro sindaco che ha fatto decadere Padova sotto ogni aspetto: dalla sicurezza, alla violenza, passando per la cultura e l'arte.
Ma il fondo, a quanto pare, non è stato ancora toccato!
Speriamo di "mandarlo a casa" il prossimo 7 Giugno...

sabato 4 aprile 2009

CONVEGNO SULLA SICUREZZA, IMMIGRAZIONE E DEGRADO

IERI SERA ALLA FORNACE CAROTTA SI E’ PARLATO DI PROBLEMI E DI SOLUZIONI SULLA SICUREZZA


Il Convegno sulla Sicurezza promosso da ViVi Padova!, in collaborazione con i Comitato Una Città, L’Altra Padova e Pensionati, è stato seguito da circa duecento persone presenti in sala ed è stato condotto dal giornalista Gianluca Versace.

Presenti Filippo Bruno di Tornaforte, Presidente di ViVi Padova, Alberto Claut, Segretario di ViVi Padova, Renzo Sartori e Valeria Chianglia del Comitato Q2 Una città, Aldo Pagano dell’Altra Padova.

Ospiti d'eccezione il Sen. Maurizio Saia ed il Vice Presidente del Cons. Comunale di Milano Stefano Di Martino. Assenti l'On. Giustina Destro, che ha inviato un interessante messaggio sul tema della sicurezza, e l'On. Antonio De Poli che ha inviato un saluto a tutti i presenti.

Molto applaudito l’intervento del Presidente di ViVi Padova che ha fatto un’analisi della situazione in cui versa la città dopo cinque anni di amministrazione Zanonato: “Che la si guardi da sotto o da sopra, da destra o da sinistra, la città è in balia del nulla. In un momento in cui Padova ha perduto il ruolo di Capitale del TriVeneto, in cui la delinquenza ed il degrado dilaga in ogni angolo del territorio cittadino, in cui la crisi economica attanaglia i commercianti e gli artigiani. Non troviamo un solo cenno programmatico, strategico e tattico da nessuno degli schieramenti. Tutto a Padova è diventato mediocre, appiattito sulle posizioni “piccine” della sua amministrazione e dell’opposizione.”

Il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Milano, Stefano Di Martino, già Presidente della Commissione Sicurezza, ha spiegato il piano con cui la città lombarda ha combattuto degrado e delinquenza. Una vademecum che può ben essere applicato anche a Padova e che trova il suo punto di forza nell’uso della Polizia Municipale che deve dotarsi anche di specifiche squadre di Quartiere e dedicate ai Parchi.

Alberto Claut ha invece analizzato la situazione della sicurezza medica e idrogeologica facendo uno spaccato degli allarmi lanciati già nel 1995 e inascoltati dall’allora sindaco Zanonato: “Già nel 1995 la situazione a Padova sull’immigrazione clandestina era motivo di preoccupazione. All’epoca abbiamo spinto molto per trovare immediate soluzioni. Già allora Zanonato faceva finta di nulla, a quattordici anni di distanza ci troviamo in uno stato di crisi che mai la città aveva avuto. Non si dica che questo Sindaco non sapeva!”

Il Presidente Tornaforte ha poi lanciato alcune proposte per la soluzione di problemi relativi alla sicurezza: “Sulla sicurezza vorremmo adottare il modello di Milano che punta sulla riqualificazione di aree dimesse del territorio cittadino in collaborazioni con i gruppi imprenditoriali della città. E’ molto importante che la città ritrovi un suo equilibrio armonico in tutto il tessuto urbano. Va attivato un Nucleo Tutela del Territorio che monitorizzi il territorio e attui un sistematico progetto di riqualificazione che deve coprire anche le ex aree industriali abbandonate ora covo di balordi. Sì all’integrazione e tolleranza zero verso immigrati clandestini, balordi e delinquenti. Bonifica di tutte le aree ad alta densità di attività commerciali etniche. Divieto di apertura di punti di ristorazione d’asporto etnici, come i Kebab, nel centro storico. Revisione delle assegnazioni delle case comunali che dovranno privilegiare i giovani padovani. Divieto di bivaccare sugli spazi pubblici. Spostamento delle Cucine Popolari in luogo più consono. Promozione dei Vigili di Quartiere e dei Vigili dei Parchi. Installazione di Colonnine SOS nei Parchi e nelle zone più pericolose della città. Aumento della presenza di telecamere.”

Nelle prossime settimane verrà presentato il Progetto per i seguenti punti:

Rilancio del commercio

Rilancio del ruolo di Padova

Urbanistica

La Famiglia ed il Sociale

La Cultura vera risorsa per il rilancio della città

Filippo di Tornaforte ha concluso ringraizando il Sen. Maurizio Saia per la sua presenza e per l’interessante intervento sul suo progetto sicurezza spronandolo, nel caso sia il candidato sindaco, ad usare il buon senso, quello che ognuno di noi usa in famiglia.

sabato 28 marzo 2009

LANCIATA DA VIVI PADOVA! LA CAMPAGNA PER LA SICUREZZA DEL CITTADINO

VIVI PADOVA: PRESENTATO IL DEPLIANT PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI


Facendo seguito alle numerose richieste giunte alla nostra Sede abbiamo deciso di lanciare una campagna per la sicurezza del cittadino che possa coinvolgere direttamente i padovani. Nelle ultime settimane abbiamo incontrato alcuni esponenti del Comune di Milano per trovare delle azioni che effettivamente diano un contributo alla sicurezza della cittadinanza.

E' nata quindi la Campagna per la Sicurezza del Cittadino.

Il primo passo è stato la creazione del Vademecum "Le Buone Abitudini" per la sicurezza del cittadino. Una serie di semplici accorgimenti da seguire per vivere più sicuri. Il depliant riporta anche i numeri di telefono dei principali enti preposti. Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Pronto Soccorso, Telefono Azzurro, Telefono Amico e Protezione Civile. Verrà inoltre attivato un numero speciale per gli associati. (Depliant Allegato)

Il secondo passo è il lancio del Convegno "Padova Insieme" che si terrà il prossimo 3 Aprile alle ore 21.00 alla Fornace Carotta. Titolo del Convegno "Sicurezza, Immigrazione e degrado: le esperienze delle associazioni e comitati cittadini". Il Convegno, promosso da ViVi Padova, sarà l'occasione per fare il punto sui reali problemi della cittadinanza, a parlare saranno infatti i portavoce dei Comitati, delle Associazioni e di alcuni importanti Movimenti patavini.
Sarà data notizia approfondita su temi e partecipanti nei prossimi giorni.

Seguirà poi la realizzazione del pieghevole rivolto agli immigrati "Le Regole del Buon Vivere" in cui verranno riportate in lingua italiana, cinese ed araba le norme comportamentali che ogni cittadini italiano tradizionalmente rispetta e che dovrebbero essere rispettate anche del cittadino immigrato.
E' in fase di definizione il lancio della campagna "Qui sei al sicuro!" a cui potranno aderire i pubblici esercizi della città che, applicando all'esterno del locale l'adesivo "Qui sei al sicuro!" daranno all'utente la garanzia di un luogo aperto a tutti nella sicurezza che meritano i cittadini di Padova.

Questi primi passi fanno parte di un ampio progetto legato alla sicurezza, promosso dal Presidente Filippo di Tornaforte, che sta realizzando ViVi Padova grazie al Dipartimento Sicurezza, Periferie e Protezione Civile diretto dal Cav. Alberto Claut già coordinatore della Protezione Civile di Padova.

Il pieghevole sulla sicurezza "Le Buone Abitudini" verrà distribuito in tutta la città in 25.000 copie in tutti i locali pubblici, uffici, parrocchie, etc.

E' iniziata ieri la distribuzione con grandissimo successo. Le richieste da parte dei pubblici esercizi e delle parrocchie ci sono centinaia.

sabato 21 marzo 2009

PADOVA E IL SUO FUTURO? ... NESSUN PROGRAMMA IN VISTA…

A due mesi dalle elezioni preoccupa la mancanza di programmi per il futuro della Città.

Prendo spunto dall’intervento dell’Onorevole Iles Braghetto pubblicato sul Gazzettino relativo all’esclusione di Padova dalle Città Metropolitane, cosa incredibile visto le dimensioni, per tornare sull’argomento relativo all’importanza della pianificazione di una strategia di sviluppo della Città. Nel suo articolo l’Eurodeputato dell’Unione di Centro ha colto l’essenza del problema che attanaglia Padova, e non solo, da oramai cinque anni. A Padova manca la progettualità per il suo futuro, manca una vera strategia per delinearne il ruolo, la crescita e lo sviluppo. Questo “deserto amministrativo/progettuale” a cosa è dovuto? In molte occasioni non ho avuto difficoltà ad esprimermi in modo critico sia nei confronti dell’Amministrazione Zanonato sia nei riguardi della compagine del Centro Destra. Entrambe le “squadre” sono modeste, talmente “piccine” da non essere state in grado di invertire l’inesorabile tendenza al degrado di ogni sorta a cui Padova andava incontro.
Veniamo quindi al futuro che si prospetta per la Città che tra circa due mesi deciderà il prossimo Sindaco e con lui deciderà anche il “programma strategico” che verrà adottato nei prossimi cinque anni di governo. Ammetto il mio disorientamento. Non capisco, forse sono troppo stupido, ma non comprendo! Non comprendo quale sia la Padova del futuro che ci propone Zanonato. Non capisco proprio quale sia quella del PDL. Vedo tante discussioni che ruotano attorno alle “dimensioni elettorali” dell’uno o dell’altro candidato. Ieri ho seguito con attenzione le dichiarazioni del Candidato Sindaco Zanonato rilasciate durante l’apertura del suo “Punto di ascolto”. Eh già, parlava di come risolvere i tanti problemi della città, peccato che non si sia reso conto che quei problemi li ha creati proprio lui... Insomma, c’è da chiedersi se il Sindaco ha la percezione della realtà. Secondo me è del tutto annebbiato dalla “cortina fumogena del potere” che si è creato attorno. D’altro canto un Sindaco che non fa neppure due passi sul Liston per arrivare in Municipio, preferendo l’auto con la scorta, la dice lunga sul rapporto che può avere con i cittadini. Zanonato ha parlato di voler lavorare per i giovani; si riferiva forse alla cricca di sbandati che ha disseminato per le piazze del centro storico? Ha parlato dell’importanza di dare alle giovani coppie la possibilità di avere una casa; si riferiva forse al “metodo Ruffini” che ha utilizzato lui stesso per cinque anni privilegiando gli immigrati ai giovani padovani? Potrei proseguire ma mi fermo per dare un’occhiata nell’altra “pagina del giornale” dove il Centro Destra snocciola i dati dei soliti fantastici sondaggi in cui è in netto vantaggio. Sapete, in tante interviste fatte dagli esponenti del PDL non ho visto una sola frase relativa al programma di governo per Padova. Non ho letto nulla se non i soliti battibecchi sul candidato. Appunto, chi è il candidato? Pare che tutto sommato il problema del candidato non riguardi altro che i partiti. Forse è vero, ma almeno iniziate a parlare di cosa vorreste fare per salvare Padova dalla deriva. Lo abbiamo fatto noi con ViVi Padova, potrà pur farlo un colosso come il PDL?! Sbaglio? Quindi cari amici la città è nella bufera, il Sindaco è intronato, il PDL pranza e cena, e noi cittadini? Beh… o ci muoviamo o rimaniamo fregati!


Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

mercoledì 4 marzo 2009

MONSIGNOR FISICHELLA A PADOVA

I CONTESTATORI VOGLIONO METTERE IL BAVAGLIO A CHI NON LA PENSA COME LORO


Monsignor Rino Fisichella è senza ombra di dubbio la massima autorità sulle tematiche relative alla Vita. Oltre a questo è Rettore di una delle più antiche e prestigiose università del mondo, la Pontificia Lateranense. Il fatto che abbia accettato l’invito della Fondazione Marina Minnaja a partecipare all’importante convegno sulla Bioetica è indubbiamente un fatto positivo che rende onore al ruolo da sempre determinante dell’Ateneo Patavino sul tema delle Scienze. Basti ricordare che proprio a Padova Galileo Galilei ebbe modo di insegnare e studiare liberamente quella che fu una vera e propria rivoluzione. Ritengo che tutti noi dovremmo essere ben felici di accogliere Monsignor Fisichella e, soprattutto, dovremmo ascoltare le sue parole ed il suo punto di vista senza per forza trascinarlo in dibattiti in "stile televisivo" che regolarmente portano alla polemica. Questa modalità di comunicazione, che tanto piace a quest’Italia sempre più lontana dai suoi Valori fondamentali, non è certamente degna della tradizioni Patavina. Detto ciò, non si comprende come comitati studenteschi di vario genere possano permettersi di "urlare" contro la presenza di quest’esimio docente ammirato in tutto il mondo per la sua preparazione e per la dialettica fresca ed avvincente. Chi conosce Monsignor Fisichella, ed io posso testimoniarlo avendo più volte collaborato con lui in diverse occasioni, sa bene che è una persona attuale, elastica, assolutamente democratica e vicina ai giovani. Un uomo dalle altissime qualità umane e morali che difende le posizioni della Chiesa Cattolica che, gioco forza, si fondano nel concetto della Sacralità della Vita sopra ogni cosa. Non entro nel merito della polemica, anzi, desidero spegnerla. Ognuno di noi in cuor suo ha un’opinione e questa va rispettata, ma dobbiamo renderci conto che non possiamo permettere che la violenza venga ancora una volta usata come bavaglio per le idee. Questa modalità mi ricorda molto certe "pratiche" utilizzate dai regimi totalitaristi per spegnere le idee e paralizzare le opinioni. Un metodo che in Italia viene usato al contrario, ossia si usano manifestazioni pubbliche violente e volgari per soverchiare le idee di un “avversario” che la pensa in modo diverso. Vedete, la prassi è sempre quella, la stessa usata contro il Papa Benedetto XVI obbligato a non partecipare alla visita all’Università La Sapienza da un gruppo di eversivi antidemocratici. Anche a Padova sta accadendo la stessa cosa: una minoranza violenta, prevaricatrice, politicizzata e propagandista vuole manifestare, urlare, rivoltandosi contro una presenza illustre per il solo fatto che quella presenza si fa portavoce di un pensiero diverso! Vi rendete conto di quanto sia grave?! Noi di ViVi Padova non lo accettiamo. Non cediamo a questi violenti contestatori, anzi, diciamo a Monsignor Fisichella che a Padova è il benvenuto, che la città autentica, quella fatta di lavoratori, di mamme e di figli, di professionisti, di imprenditori e di volontari sarà felice di ascoltare le sue parole schiette e dirette, senza obblighi di dibattito nauseante e a mero scopo politico. Caro Monsignore, venga a Padova, lasci che questi studentelli scalmanati si sfoghino contro di Lei, sappia che non rappresentano altro che loro stessi, si sgoleranno con slogan volgari, violenti, e talmente superficiali da far vergognare l’ultimo degli ignoranti!


Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

domenica 1 marzo 2009

LE RONDE STRUMENTO DI TUTELA DEL CITTADINO O DI PROPAGANDA?

Gruppi impreparati di volontari si sono riversati nei quartieri, spesso pericolosi, delle nostre città senza un'adeguata preparazione.

Finalmente il Governo ha legalizzato le Ronde, eh già, adesso con una bella pettorina gialla e tanta buona volontà si può diventare un volontario “rondaiolo”. Primi risultati? Pessimi! Sberle, ceffoni, insulti, e soprattutto tanta pubblicità giornalistica per questo o quel comitato promotore e ben poca sostanza. Insomma siamo alle solite! Anche quest’idea viene strumentalizzata per scopi politici alle spalle della cittadinanza. Detto ciò vorrei semplicemente sottolineare due aspetti. Il primo è tecnico: non si può pensare di mandare gruppi di persone allo sbaraglio nei quartieri delle città senza un’adeguata preparazione tecnica che preveda quantomeno i basilari elementi dell’autodifesa, del pronto soccorso unitamente ad un’attrezzatura adatta che preveda anche una divisa ben identificabile che funga da deterrente verso i malintenzionati. Consiglio il Ministro Zaia di pensarci prima di proporre di "portare le mamme" in ronda! L'aspetto relativo alla preparazione dei volontari poteva facilmente essere superato prendendo “in dote” il sistema organizzativo già collaudato dai City Angels, da noi invitati a Padova lo scorso Dicembre, oppure dall'esperienza della Lega. Entrambe le organizzazioni hanno corsi di preparazione per i volontari. Mi chiedo, perché nessuno ancora ha organizzato un vero corso lanciando solo iniziative propagandistiche sul territorio? In secondo luogo, è tollerabile che i soliti sinistri individui dei Centri Sociali si mettano a rompere le scatole addirittura “menando le mani” contro i volontari delle ronde? Non commento gli atti di Gallob perché si commentano da soli. Sono invece esterrefatto dalle azioni della “signora” Daniela Ruffini che ricopre la carica di Assessore alla Casa e Immigrazione del Comune di Padova. Dico ci rendiamo conto? Questa persona è pagata da noi cittadini e invece di fare gli interessi dei padovani si è resa complice di una delle più scellerate politiche filo immigrazione d'Italia privilegiando gli immigrati rispetto ai padovani. Risultato? Gentaglia ovunque e poche case ai padovani tanto che non esiste più una palazzina comunale tranquilla e ben abitata! Più che Assessore alla Casa e all’Immigrazione potremmo chiamarla “Assessore alla Protezione degli Immigrati”. Ma la cosa veramente intollerabile è il modo con cui questo Assessore si è permesso di prendere parte a manifestazioni a difesa dei balordi e di immigrati clandestini andando contro le iniziative pacifiche dei Comitati di cittadini padovani mossi dalla paura per l’attuale situazione che è sempre più fuori controllo. Situazione che proprio le politiche scellerate della Ruffini hanno contribuito a far nascere e sviluppare. Morale della favola? Sempre quello cari Padovani, il Comune è inerme, fermo, comatoso: le guerre degli spritz, il degrado, la paura, le ronde, i comitati, gli scontri, tutte cose che non ci sarebbero se ci fosse stata una seria e competente politica amministrativa della città che il nostro “prode” Sindaco non ha saputo attuare in cinque anni di amministrazione! Beh, lasciatemelo dire, è proprio ora di una ventata d’aria fresca a Palazzo Moroni…

Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

venerdì 27 febbraio 2009

PERCHE' IL PADOVA E' INCHIODATO ALLA TERZA SERIE

I motivi, poco calcistici, per cui il Padova rimane in "C".

Ammetto, di calcio ne capisco poco, ma sono un tifoso del Padova per due ragioni: la prima perchè è la squadra della mia città, quindi è nel mio cuore, la seconda perchè è la squadra per cui mio nonno, Marino Puggina, ha dedicato più di dieci anni di vita con immensi sacrifici, economici e non solo, portandola in Serie A. Quest'anno il Padova si appresta ad iniziare le celebrazioni per il suo Centenario e credo che i padovani meriterebbero come dono una bella promozione del Padova in Serie B. Ho letto la lettera che il Presidente Marcello Cestaro ha scritto ai Padovani, lo capisco, so bene cosa prova: ricordo lo sconforto che si provava in casa nostra quando la squadra non dava i risultati sperati, ma ricordo la forza ed il vigore con cui mio nonno reagiva dando impulso a tutti: dirigenti, allenatore e giocatori! Non era concesso fare scivolate! Quindi, pur comprendendo Cestaro, credo che un'analisi vada fatta. Il Calcio Padova non riesce a risalire la china non tanto per l'incapacità di questo o di quell'allenatore, non per la mediocrità di gioco dei suoi bravi atleti; in verità non riesce a "prendere il volo" per la mancanza di un solido piano aziendale e di una rete di relazioni di alto livello che sono obbligatorie per arrivare alla promozione. Ciò che manca al Calcio Padova è proprio questo. Pensate alle relazioni che intrecciò il Calcio Padova durante la Presidenza Puggina: vennero siglati accordi con il Milan e con la Juventus. Si ebbero giocatori del calibro di Demetrio Albertini e Alessandro Del Piero. Il Presidente stesso si dedicò assiduamente a stringere alleanze ai massimi livelli, prova ne sia che arrivò ai vertici della Lega Calcio ricoprendo la carica di Vice Presidente Vicario mantenuta anche dopo l'uscita dal Calcio Padova. Mi permetto quindi di sottolineare questa mancanza non tanto per criticare il Presidente Cestaro, anzi! Credo sinceramente che ci sia la volontà di arrivare in Serie B, ecco perchè, cari tifosi, invito il Presidente ad iniziare un percorso simile a quello fatto da mio nonno. Caro Presidente, la promozione, mi creda, la merita la squadra, la meritano i tifosi e, mi permetta, la merita soprattutto questa Città che non dovrebbe tollerare di avere una squadra di calcio militante nel mediocre campionato di terza serie.

Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

giovedì 26 febbraio 2009

ODE DI FLAVIO ZANONATO AL SAN GAETANO

Il San Gaetano Beaburg di Padova? ...come rendersi ridicoli con i soldi dei cittadini.

Come ogni padovano negli ultimi giorni ho notato uno smodato acquisto di pagine pubblicitarie su vari quotidiani locali da parte del Comune di Padova. La pagina di “informazione istituzionale” conteneva una serie di notizie relative all’apertura del Centro San Gaetano/Altinate, ma ciò che mi ha fatto ridere è “l’articolo” firmato dal Sindaco Flavio Zanonato che mi è parso come “un’ode al San Gaetano”. Il Sindaco si sperticava in elogi a questa struttura che veniva definita come “il cuore culturale di Padova” portando ad esempio i dibattiti e gli eventi lì promossi negli ultimi mesi. Bene, prendo atto che il nostro Sindaco ha una percezione del tutto personale di cosa sia la cultura! E’ forse cultura ospitare modesti dibattiti fatti da assessori comunali su tematiche di scarso interesse generale figuriamoci culturale? E’ cultura una mostra auto-referenziale sulle prodezze architettoniche pensate dall’amministrazione comunale per il territorio cittadino?
E’ cultura un dibattito “pre-elettorale” che vuole forzatamente paragonare Barcellona a Torino ed entrambe a Padova? A me sembra pochino. Se abbiamo dovuto spendere più del doppio di quanto era previsto, ossia 20 milioni di euro contro 8 e mezzo previsti, per avere un ennesimo centro congressi allora “rido per non piangere”. Arrivare a paragonare il San Gaetano al Beauburg di Parigi mi sembra più che un’esagerazione una vera commedia di goldoniana memoria. No, dico, avete presente cosè il Beauburg? Che cosa offre al visitatore? Altro che dibattiti dell’assessore "x" o del sindaco "y". Altro che una miserella mostra di “boiate architettoniche” futuribili e costosissime! Al Beauburg la cultura si vive! Cari amici, il San Gaetano è un nulla! E’ una costosa scatola dal colore insolitamente grigietto che ricorda tutto fuori che le tradizioni patavine. E’ una spesa enorme e assurda perché priva di anima e futuro. Dunque invece di “sbrodolarsi” con i soldi di noi cittadini contribuenti il Sindaco dovrebbe fare un “salto culturale”, forse troppo elevato per qualcuno, e dotare la città di un vero progetto che, partendo dalla Cultura e dall’Arte, renda viva la città. Magari si ispiri al vero Beauburg, visto che gli piace l’assioma internazionale. Per esempio il San Gaetano potrebbe essere il cuore di un vero quartiere della cultura in cui si inseriscano eventi, mostre, atelier di artisti e di artigiani, musei, ristorantini, locali innovativi, insomma un vero cuore pulsante aperto fino a notte fonda per dare a Padova ciò che non ha e per portare veramente un pezzo di Parigi nel Veneto.

Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

mercoledì 18 febbraio 2009

QUANTI SPRECHI NELL’AMMINISTRAZIONE ZANONATO?

In pochi anni sono stati gettati al vento decine di milioni di euro che potevano essere utilizzate per risolvere tanti urgenti problemi della città.

Nell’attuale frangente, in cui siamo in preda ad uno “tsunami della violenza”, si è levato un coro di accuse contro l’Amministrazione del Sindaco Zanonato che non ha preso i dovuti provvedimenti per arginare le cause della crisi della sicurezza. Tra gli accusatori più duri ci siamo anche noi di “ViVi Padova” che spesso abbiamo chiesto interventi efficaci ed immediati sia all’Amministrazione Comunale sia al Governo. Con tutta franchezza devo affermare che ci ha lasciati senza parole una delle tante “scuse” dietro le quali si nasconde il Comune: dal “palazzo” hanno lasciato intendere più volte di non aver avuto sufficienti fondi per sostenere un’efficace lotta al degrado cittadino. Al di là del fatto che molta colpa è proprio del Sindaco che ha accettato un’assurda connivenza politica tra i suoi sostenitori e le aree vicine ai centri sociali che proteggono sbandati e immigrati irregolari, questa risposta ci ha spronato a fare qualche “pulce” ai conti del Comune, soprattutto a quelli relativi agli ultimi anni di “gestione” da parte della Giunta Zanonato. Da questa analisi emerge un dato a dire poco sconcertante. Il Comune di fondi ne aveva, e anche parecchi! Purtroppo però ha gettato al vento molti milioni di euro grazie alla noncuranza con cui si sono lasciati lievitare i conti di opere pubbliche come il San Gaetano, opere stradali, opere del Tram, consulenze progettuali, come l’Auditorium, sino a raggiungere l’assurdo con i milioni di euro persi nel Crack Lehman.
Perbacco, allora siamo tutti fessi a Padova! Eravamo in grado di pagare addirittura un mini esercito cittadino e invece pensavamo di essere alla canna del gas! Infatti i conti non tornano, un esempio? Eccolo: il Complesso San Gaetano/Altinate appare che da un preventivo di otto milioni di euro di è giunto ad una spesa complessiva di quasi quindici milioni di euro. Insomma circa sette milioni di euro gettati al vento. Un altro esempietto? Ecco qua: se guardiamo il Crack Lehman aggiungiamo ai sette milioni buttati con il San Gaetano altri quattro milioni e, senza guardare le altre venti voci di bilancio, arriviamo ad avere più di dieci milioni di euro spesi inutilmente. Se volessi potrei proseguire con molte altre opere e arriverei senza fatica a conteggiare ben più di venti milioni di euro sprecati. La cosa, cari padovani, potrebbe apparire “normale” in qualche città del meridione dove sono abituati ad avere qualcuno, ad esempio il Veneto, che si preoccupa di tappare le falle dei bilanci pubblici. E’ invece intollerabile che accada proprio qui a casa nostra nella terra del Buon Senso! Sapete, a casa mia mi hanno sempre insegnato a non sprecare il denaro. In buona sostanza mi hanno sempre detto che la parsimonia è una qualità necessaria per ogni buon padre di famiglia, commerciante, imprenditore o artigiano. Pensate che fine farebbero le nostre piccole o grandi attività se usassimo il “metodo comunale” nel gestire i nostri soldi! Dunque se noi cittadini siamo parsimoniosi perché non lo deve essere anche un amministratore pubblico che ha la responsabilità dei nostri denari? Quei milioni di euro di chi sono? Sono forse di Zanonato o sono dei cittadini di Padova che pagano le tasse? Cari concittadini, la risposta la sappiamo, quei soldi sono nostri! Punto! Noi che ci facciamo in quattro per far quadrare i conti di casa, del bar, del negozio o dell’azienda non possiamo accettare che queste persone che ci governano buttino le nostre tasse, che spesso paghiamo privandoci delle vacanze o di qualche sfizio! Il prossimo Sindaco di Padova dovrà dimostrare di aver ben presente cosa significa essere parsimoniosi. Anzi, avvisiamo subito i prossimi candidati: date prova di essere parsimoniosi nella gestione del denaro sennò scordatevi il nostro voto! Pensate a quante cose si potevano fare con tutti quei milioni di euro sprecati da Zanonato, si potevano ripulire intere zone di Padova. Creare punti di ritrovo per i giovani e le famiglie rivitalizzando i Quartieri, si potevano avviare i lavori per un grande autopark in centro, si poteva creare una squadra di vigilantes per mandare a casa i balordi e i clandestini e magari si poteva anche abbassare di qualche punto l’ici. Insomma si potevano fare tante belle cose che non si sono fatte a causa di un’ennesima grave mancanza di questa amministrazione sinistrata: la mancanza di parsimonia!

domenica 15 febbraio 2009

UNA CLASS ACTION CONTRO ZANONATO

CINQUE ANNI DI ZANONATO UN VERO DISASTRO PER PADOVA E PER I SUOI CITTADINI!

E ci risiamo, un’altra settimana di passione per tutti noi cittadini di questa Padova presa d’assalto da ogni sorta di delinquenti. Rapine in casa nei quartieri, violenze su giovani pacifici nelle vie del centro, spacciatori e prostitute ovunque. Nonostante gli allarmanti segnali delle ultime settimane la stanca amministrazione comunale è rimasta nel suo solito stato confusionale: bloccata, inebetita, inefficace... Di proposte per l'emergenza sicurezza ne sono state avanzate molte per lo più valide ed applicabili: dalle “Ronde”, al comitato di sicurezza leghista fino alle azioni dei comitati. Con ViVi Padova abbiamo spinto a livello governativo affichè venga finalmente portato a Padova un Comitato per la Sicurezza promosso dal Ministro dell’Interno Maroni a cui dovranno sedere, oltre all’amministrazione pubblica e agli organi governativi in città, i rappresentanti dei Quartieri e dei Commercianti. Un Comitato che faccia ciò che non ha mai fatto il Sindaco ossia avvii urgentemente la linea della “Tolleranza Zero”. Vale la pena sottolineare che tutte queste lodevoli iniziative sono il frutto degli sforzi di privati cittadini, essi siano raggruppati in Comitati o in Associazioni. Appare oramai lampante la totale assenza dell’Amministrazione Comunale e soprattutto del Sindaco Zanonato che dovrebbe rappresentare le istanze dei cittadini e trovare pronte soluzioni alle problematiche a cui essi incorrono ogni giorno.

Dire che Zanonato si è comportato in maniera del tutto inadeguata è ripetitivo e semplicistico. A mio avviso il Sindaco, con la totale mancanza di decisioni e di azioni risolutive, si è reso colpevole dello stato in cui versa la Città. Basta uno sgaurdo alle leggi che regolano il funzionamento dei Comuni per trovare le responsabilità del Primo Cittadino. Credo si potrebbe addirittura trovare una valida motivazione affinchè i padovani possano riunirsi per promuovere una “Class Action” contro l’Amministrazione Comunale per i danni che essa ha provocato alla città, alla vita degli abitanti, dei commercianti e alla sua stessa immagine altamente pregiudicata. Mi riferisco ovviamente a tutti coloro che sono rimasti vittime della delinquenza dilagante, residenti e non, fino ad arrivare ai commercianti che sono sull’orlo del fallimento per la scellarata gestione del Centro Storico. Il Sindaco ha letteralmente affossato Padova. Vogliamo fare una breve lista delle sue “prodezze” in cinque anni di “lavoro”? Bene: ha lasciato mano libera all’escalation della violenza con orde di immigrati irregolari, di delinquenti, di attaccabrighe dei centri sociali, e di ogni sorta di balordi. Ha raggiunto il “lodevole” risultato di ammazzare il Centro Storico rendendolo “luogo inaccessibile” a causa dell’errata gestione della ZTL, e della totale mancanza di parcheggi, producendo la crisi economica degli esercizi commerciali costretti a chiudere; ha inoltre agevolato la crescita abnorme di Centri Commerciali. Ha reso insicuri tutti i quartieri i cui abitanti si sono trovati abbandonati a situazioni di degrado e delinquenza “spalmata” in tutta la città per la scellerata gestione del problema di via Anelli. Ha sprecato soldi pubblici con le manovre finanziarie “Lehman”. Ha sostenuto la creazione di enclavi di nord africani di dubbia regolarità, regalando intere zone della città ai loro bivacchi lasciando proliferare esercizi commerciali “etinici” che hanno reso infrequentabili interi quartieri provocando addirittura il crollo del valore degli immobili padovani. Ha approvato e sostenuto la costruzione di una Moschea nel cuore direzionale di Padova. Ha affossato il ruolo culturale e sociale di Padova scivolata in coda a tutte le classifiche nazionali e non solo. Insomma neppure volendo si poteva raggiungere un tale disastroso risultato.

Se Padova fosse una società per azioni e noi cittadini gli azionisti avremmo già licenziato da molto tempo il nostro “Amministratore Delegato Zanonato”! Ma adesso cari concittadini non ci sono più storie! Tra quattro mesi si vota ed è giunto il momento di usare il nostro potere, l’unico che ci rimane: il voto. Usiamolo per dare una sonora lezione a questa Amministrazione Comunale, che sia di monito ai futuri amministratori. Rimane sempre il nostro senso di frustrazione nell’aver visto rovinare Padova, ma, permettetemi, siamo anche arrabbiati perché dall’opposizione nulla è stato fatto. Siamo di fronte ad una desolante inadeguatezza politica del PDL che ci fa rabbrividire perché assente e privo di programmi! Ma si sa, la politica nel PDL è fatta di “villa in villa” e di “palazzo in palazzo”, non tra i quartieri e ascoltando le persone… Dunque noi cittadini dobbiamo rimanere tra color che sono sospesi? Direi di no, avanti allora rimbocchiamoci le maniche, insieme a tutte le associazioni, ai comitati e ai volenterosi; che la coscienza civica patavina si svegli e proceda nel formare un programma ed un candidato che venga dalla gente e non dai Palazzi! Contate pure su tutti noi di ViVi Padova!


Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

martedì 10 febbraio 2009

LA LOGICA ILLOGICA DELLA POLITICA

TRA PD E PDL LA "LOGICA ILLOGICA" DELLA POLITICA LASCIA CAMPO LIBERO AL CITTADINO

Nell’analizzare la situazione in cui versa la città di Padova ho più volte criticato la mediocrità di chi l’amministra da molti, oserei dire troppi, anni. Oggi però non ho intenzione di perdere tempo nel commentare le “prodezze” del nostro Sindaco, voglio rivolgere la mia attenzione verso le “mirabili acrobazie” dell’opposizione composta dalla galassia del PDL. Quando ci si trova dinnanzi ad un tale disastro, prodotto dalla mancanza di capacità e di strategie della Maggioranza, sembrerebbe ovvio appellarsi al ruolo fattivo dell’Opposizione. Bene, nel nostro caso invece non troviamo alcun fatto positivo in quest’area della politica patavina. Né Maggioranza né opposizione hanno fatto alcunché per migliorare la terribile situazione in cui è stata gettata Padova. Mi trovo in un certo imbarazzo nel constatare, tranne alcune eccezioni, il livello “piccino” con cui i moderati del PDL hanno gestito il loro ruolo in seno al Consiglio Comunale: divisi e inefficienti! Appare inoltre drammatico notare come, a pochi mesi dalle elezioni, nonostante l’evidente scontentezza della cittadinanza, questa parte politica non sia in grado di proporre un progetto serio per Padova. Chi risolverà la delinquenza? Che proposte per il rilancio del commercio? Che idee per tutelare la famiglia? Che prospettive per il ruolo di Padova? Mah… dal PDL nessun cenno… sono tutti così presi a proporsi come “alternativa a Zanonato” che non hanno ancora proferito parola sulla loro proposta per il futuro della Città! Insomma, chi si “candida ad essere candidato sindaco” dovrebbe motivare per quale ragione dovremmo preferirlo a qualcun altro all’interno stesso schieramento! Insomma perché mai dovremmo preferire Marin a Bordin? O Avruscio a Salmaso? O, che ne so, Terranova a Padrin? Dico, ma questi signori ci hanno mai fornito le loro idee per rilanciare la Città? Hanno mai fatto qualcosa di concreto? Hanno risolto i nostri problemi quotidiani? Lascio a voi la risposta. A mio modesto avviso appare evidente che tutte le “anime” del PDL stanno cercando di emergere per ottenere la supremazia a scapito di noi cittadini! E appare anche chiaro che “chi comanda”, a Roma o Arcore ovviamente, non si fila minimamente di ciò che accade a Padova. …e poi dicono che la gente odia la politica… e cosa si aspettano?!
Il tutto lascia trasparire una desolante situazione che appare lontanissima dalla logica e dal buon senso con cui noi Veneti gestiamo la nostra famiglia, il nostro bar, il nostro negozio o la nostra azienda! Qualità che un buon leader politico dovrebbe come minimo avere per preparare le elezioni di una delle più importanti città italiane. Cari amici, a tutti noi semplici cittadini appare lampante e preoccupante la distanza abissale che esiste tra la cittadinanza e questa classe politica chiusa nei propri “salotti” e forte di autoconvincimenti da far accapponare la pelle!
Ma, cari Padovani, siamo tutti fessi? Da quando in qua la politica cittadina si fa nei salotti? Forse quella nazionale, che da decenni è ammorbata da insane abitudini romanesche, ma quella cittadina no! Proprio no! Non è forse vero che la politica si fa tra la gente? In mezzo alle piazze, ascoltando le persone, nei bar, nei negozi, nelle parrocchie e nei centri per anziani o tra i giovani? Io dico di si, io credo che Padova sia di tutti noi cittadini. Con ViVi Padova l’abbiamo dimostrato! Padova non è un “oggetto” del potere politico, ad uso e consumo di questa classe politica di destra e di sinistra, che ha fallito miseramente il compito che avevamo loro assegnato. Mi chiedo come i commercianti del centro storico “ammazzato” da quattro anni di imbecillità politiche potranno sopportare di essere rappresentati da persone di tale modestia senza un programma su nulla! Stessa cosa varrà per i cittadini esasperati dalla mancanza di sicurezza e per i giovani che vivono in una città rincretinita e moribonda. Insomma, ma vogliamo o no riprenderci ciò che ci spetta? Vogliamo o no dimostrare a questi politici “da salotto” che noi padovani siamo molto più in gamba di loro e che in zucca abbiamo ancora il sano buon senso veneto? Io dico di sì, e incito tutti a muoversi, ad agitarsi; dobbiamo essere costruttivi creando le premesse per la Padova del futuro. Una Padova che costruiremo noi cittadini, con o senza l’aiuto della politica!

Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

SVILUPPARE LA CITTA' SIGNIFICA ENFATIZZARNE I LATI POSITIVI E MIGLIORARLA

Ho letto oggi l'intervento di Paolo Giacon sul Gazzettino in risposta al mio intervento di due giorni fà relativo alla mancanza di una piano architettonico/urbanistico
che tuteli le bellezze di Padova per renderle sempre più appetibili al turista ed al cittadino. Peculiarità artistiche ed architettonico/paesaggistiche e, soprattutto, relative alle nostre tradizioni culturali, culinarie, artigianali e commerciali.

Giacon nel rispondermi si abbarbica sul fatto che io ragionerei come un "nonno" e che la città è cambiata (...eh già!) e che deve "aprirsi all'esterno" e non "chiudersi in un micromondo dorato". Innanzitutto ringrazio per il complimento; se i giovani usassero maggiormente il buonsenso dei nostri nonni vivremmo certamente in un'Italia migliore!

Non voglio rubare troppo spazio quindi rispondo velocemente. Nessuno meglio di me, vista la mia professione e la mia costante presenza nelle maggiori capitali occidentali, sa cosa significa dare a Padova un volto ed un ruolo internazionale. Per questo abbiamo candidato la città a sede dell'Agenzia Europea per il Turismo, ente dell'U.E, e per questo stiamo lanciando proprio da Padova il progetto Cultura Viva sostenuto dalle massime Istituzioni Nazionali.

Caro Giacon, essere internazionali ed aperti non significa perpetrare "boiate architettoniche ed urbanistiche" con la presunzione di dare un volto "moderno" alla città. Queste scelte le fanno i piccoli centri periferici non città del taglio di Padova che Shakespeare stesso definì "Culla delle arti e delle scienze", e che Napoleone paragonò al "più bel salotto italiano a cielo aperto!".

Città come Parigi, Lione, Salisburgo, Monaco, e la stessa Londra, hanno avuto il coraggio di "riportare all'antico splendore" intere aree ricostruendo gli antichi palazzi demoliti, le illuminazioni con lampioni ottocenteschi, piazze arredate con pavimentazioni e panchine dal design originale dell'epoca in cui furono pensate. Arrivando anche a fare delle apposite edicole in stile consono alla storia delle rispettive città. Questo a Padova non succede. Per la modesta capacità degli amministratori che, probabilmente, il mondo lo hanno visitato poco e superficialmente.

Amministratori che, caro Giacon, si fanno riempire la testa di stupidaggini da architetti definiti "di grido", che io bandirei dal suolo italico, come quelli che stanno intervenendo su Padova. Ben vengano le grandi opere come l'Auditorium, la revisione del Foro Boario, ma che siano studiate in modo da rispettare Padova nel suo intimo essere di "culla delle arti". Solo in questo modo otterrà nuovamente il ruolo internazionale nel turismo e, soprattutto, potrà continuare ad essere l'amatissima casa di tutti noi padovani e dei milioni di turisti che la visitano proprio in virtù della sua antica bellezza.

Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

GIU’ LE MANI DA PRATO DELLA VALLE E DALLA NOSTRA STORIA!

7 GENNAIO 2009

Chi come me ha un nonno che ha incarnato un pezzo importante della storia di Padova del novecento, fatta di successi sportivi ed imprenditoriali; un nonno che ancora oggi, a nuovo millennio inoltrato, ha ancora la forza e la lucidità per trasmettere emozioni e previsioni può ritenersi estremamente fortunato. Sto parlando di Marino Puggina, per molti lettori rappresenta il “presidentissimo del Calcio Padova in Serie A” per altri il "re dei supermercati", per me rappresenta un patrimonio culturale, umano e storico senza eguali, oltre ovviamente ad essere il mio super nonno a cui voglio un gran bene! Ieri, cari amici, ero insieme a lui a scorrere le pagine de “Il Mattino” in cui si presentava, con tanto di foto gigante, la nuova “epica” sistemazione dell’area di Prato della Valle in vista della nascita del nuovo parcheggio di Piazza Rabin. Dire che siamo inorriditi è poco! Ogni qualvolta l’amministrazione comunale decide di mettere mano alla “sistemazione” di aree del centro storico si realizza puntualmente l’incubo di veder sfregiata una delle più belle città d’Europa con interventi degni di una qualsiasi città dell’Est. Basti vedere l’orrore della nuova Piazza Cavour e dell’Edicola degna di un gazebo per gelatai di Riccione!
Che si pensi di fare un parcheggio sotterraneo e si voglia riqualificare l’area dell’antico Macello va bene, che si voglia demolire l’Appiani è già duro da digerire, ma che si voglia rovinare Prato della Valle con “totem illuminanti” e “colonne di luce” a “cornice” della Piazza più grande e affascinante d’Europa mi pare assurdo!
Con queste continue mazzate si sta letteralmente distruggendo Padova. Non solo come bellezza artistica, cari lettori, ma soprattutto se ne compromette il tessuto umano, fatto di luoghi per molti di noi “mitici”, parte delle nostre più importanti tradizioni che sentiamo profondamente radicate nel nostro intimo. A tal riguardo mio nonno Marino mi ha esposto il libro del suo amico Ito Marcon “Un medico… in volo”. Un libro in cui si ripercorre con una sorprendente lucidità ciò che era Padova nel ‘900. In modo particolare si sofferma proprio sulla zona di Prato della Valle, Santa Croce e Corso Vittorio Emanuele II. Una zona che “faceva a sé” nella vita della Padova del ‘900. In quella storia si intreccia indelebilmente la vita di molti padovani, del Calcio Padova e dello sviluppo del commercio innovativo. Una storia fatta di persone, di luoghi simbolici, d’impegno e dedizione, e soprattutto di amore per la propria città e per le proprie tradizioni. Ricordate quando in Corso Vittorio Emanuele c’era la salumeria con forno “Faggin”? La Rarinantes che era appena passata Santa Croce in cui ci si ritrovava nei periodi estivi? Il negozio di Frescura, la fioreria Vezzù, l’osteria dei Campetti, il “casolin” Puggina che faceva il panino con la soppressa “a credito”, e che dire del caro e vecchio Appiani? Io, seppur ancora trentenne, ricordo molto bene quei luoghi. Ricordo gli sguardi, le ciàcoe, i profumi, le strette di mano. Ricordo l’emozione di tutti quei padovani che attraversavano “el prà” per andare al “vecio Apiani” a fare il tifo in curva. Ad ascoltare i racconti di mio nonno e di Ito Marcon viene malinconia perché tutto ciò è piano piano scomparso per la stupidità di tutti noi che non lo abbiamo salvato. Dunque, cari padovani, leggendo le mirabolanti boiate che il Comune vuole infliggere al Prato viene invece voglia di urlare! Questa città inginocchiata su sé stessa; né più provincia, né ancora Europa; infedele alle proprie tradizioni; venduta ad un’aspirazione internazionale che stenta ad arrivare; regalata agli immigrati e delinquenti; non comprende che la sua forza nasce dalla protezione e dal rilancio delle sue millenarie Tradizioni! Padova svegliati! Anzi svejemose tosi che zè ora! Riprendiamo le nostre usanze, riportiamo la vita nei rioni, dobbiamo essere fieri di ciò che abbiamo cercando di conservarlo al meglio e non di cambiarlo! Quindi diciamo “Giù le mani dal Prato!” che non si azzardino a toccarlo o faremo barricate! Vi esorto, chi ancora ha nel cuore i sentimenti di amore per Padova e per le sue tradizioni faccia un passo avanti e si faccia sentire, insieme, forti di questo legame profondo che dal passato ci porterà al futuro, potremmo costruire una Padova più autentica e certamente più forte ed umana!

Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

IL VIAGGIO DI ZANONATO IN TERRA SANTA UN DIVERSIVO PER DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DAI PROBLEMI URGENTI DELLA CITTA’.

5 GENNAIO 2009

Leggendo i giornali in questi giorni sembra che il Sindaco Zanonato sia impegnato in una missione di estrema importanza in Terra Santa. Viene descritto alla stregua di una grande personalità impegnata in politica internazionale. Pensate, a Padova avevamo un Sindaco del livello di Henry Kissinger e non ce ne siamo accorti!
Eh già cari concittadini, mentre noi siamo sommersi dai problemi di sicurezza, economici e addirittura rischiamo di spezzarci l’osso del collo mentre camminiamo nei marciapiedi invasi dal ghiaccio e dalla neve, per non curanza del Sindaco, quest’ultimo va in missione in Terra Santa grazie al sostegno cieco di Comunione e Liberazione...
Beninteso, lui può andare dove gli pare, ma che lo faccia privatamente senza strombazzare proclami. Il “massimo”, cari padovani, lo raggiunge nella sua quotidiana stesura del “diario della missione” che possiamo leggere su “il Mattino”. Insomma, come dice Andreotti: “pensar male è peccato ma ci si azzecca!”. Allora noi pensiamo male! Sì, malissimo! Perché Zanonato usa tutte le tecniche possibili per mascherare i danni della sua amministrazione e per mettere fumo sui problemi di Padova. Caro Zanonato, noi cittadini i problemi li viviamo lo stesso, che Lei li nasconda o no!

Il 30 dicembre scorso abbiamo “scoperto” dalle pagine del Sole 24 Ore che Padova è precipitata al 40° posto in classifica nella qualità della vita. Se è per quello noi padovani ce n’eravamo accorti da un bel pezzo! Almeno noi di “ViVi Padova!”, tanto da essere spinti a fondare un’associazione apposta.
Nella medesima classifica si nota che in tema di sicurezza siamo fatalmente vicini alla posizione di Napoli. Bene, che risposte ha dato il nostro sindaco “Zanonato-Kissinger” ? Nessuna, era impegnato ad organizzare la super missione.
Mi sono recato per alcune commissioni all’Arcella, già sopra al cavalcavia mi sono reso conto di un fatto semplice e lampante: l’Arcella non è più un quartiere residenziale di Padova ma una protuberanza veneta di qualche casbah magrebina! Era incredibile vedere delle povere signore passeggiare tutte imbarazzate ed impaurite con lo sguardo basso per evitare di incrociare certi ceffi da far paura anche ad un pugile.
Ne ho personalmente scortata una che era in evidente difficoltà, candidamente mi ha detto “sa qui no zé più aria par noantri, i se ga ciapà tuto sti marochini! El varda no ghe zé più neanca na botega nostra. Tuta roba strana.”. Ho scritto in dialetto questa frase perché faccia riflettere.
Se leggiamo i titoli del “Mattino” o del “Gazzettino” è chiaro che gli immigrati e le loro attività, che spesso nascondo traffici illeciti, si sono sviluppate a macchia d’olio dal Ponte Garibaldi, a ridosso del centro storico, fino a tutta l’area della Stazione, di Borgomagno giungendo fino all’Arcella. Gli abitanti di questa importantissima parte di Padova si sono trovati a doversi sentire “ospiti in casa propria”. Non c’è cosa peggiore di camminare per le strade della propria città avendo paura di essere aggrediti.

Ed il Sindaco che fa? Depaupera le poche risorse del bilancio comunale con operazioni da pirata della finanza! Perché non ha usato questi soldi per risolvere questi problemi? Perché, cari cittadini, combattere queste problematiche non fa parte della sua cultura di sinistra!
Non possiamo permettere che questo degrado continui, che la delinquenza aumenti e che questi immigrati irregolari e delinquenti divengano padroni della nostra città!

Il fatto che Padova sia precipitata nella classifica della qualità della vita è un’ennesima conferma di ciò che sappiamo da tempo. Allora togliamo questo fumo che ci butta negli occhi il Sindaco e diciamo no ad un Zanonato-4! Il PD dovrebbe avere il coraggio di mettere in campo un candidato sindaco che venga dalla base, che sia vicino alla gente. Zanonato è chiuso nel suo guscio dorato protetto e coccolato, e ci fa credere di essere un "grande uomo internazionale" per nascondere una realtà: ha fallito come primo cittadino, ha sprecato milioni di euro, ha fatto morire il centro e ha regalato la nostra amata Padova agli immigrati e ai balordi!

Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di “ViVi Padova!”

PADOVA CAPITALE DEL DEGRADO E DELLA PAURA.

Nell’esprimere la piena solidarietà di “ViVi Padova!” all’Assessore Provinciale Massimo Giorgetti, per quanto accaduto in Piazza delle Erbe, colgo l’occasione levare un grido di rabbia che da mesi soffoco nel mio stomaco essendo stato educato ad esprimermi con pacatezza. Ora questa pacatezza non è più sufficiente ad arginare la frustrazione che mi attanaglia dopo gli ultimi fatti accaduti nella nostra Città. Alla nascita di ViVi Padova! avevamo posto all’attenzione dei padovani l’urgenza di arginare il degrado e la violenza che stava aumentando nella nostra città sottolineando come sia oramai in preda di balordi, immigrati clandestini, “no-global” e tossici di ogni specie. Avevamo chiesto all’Amministrazione Comunale di attivarsi con urgenza per arginare la situazione con serietà e determinazione. Mai nella vita avrei pensato di leggere nelle pagine dei quotidiani che nel centro storico di Padova ci potessero essere ragazze violentate, gruppi di amici presi a calci, fidanzatini rovinati dai pugni e addirittura un Assessore, popolare e simpatico come Massimo Giorgetti, preso a calci e pugni! Tutto ciò è intollerabile! Non mi capacito come l’Amministrazione Pubblica possa aver concesso l’uso delle Piazze, da oramai quattro anni, a gentaglia come quella dei Centri Sociali. Non comprendo come sia possibile che si possa credere che una multa possa fermare questo schifo. Non capisco perché non si blocchi l’arrivo continuo ed insostenibile di immigrati clandestini e portatori di criminalità. Mi spiace ma tutto questo è l’antitesi di ciò che ci si aspetta da chi ha l’onore e l’onere dell’amministrazione della cosa pubblica. Appunto, cosa pubblica, ossia di tutti noi! Noi padovani che esigiamo la sicurezza nella nostra città, che esigiamo pulita e decorosa, che esigiamo sia luogo di ritrovo per giovani ed anziani e non per puttane, clandestini, drogati e disobbedienti.
Dunque caro Sindaco se vuole ispirarsi a qualcuno per ritrovare la fiducia dei suoi concittadini si ispiri all’ex Sindaco di New York Giuliani che al grido di “tolleranza zero” ha ripulito la sua città rendendola la metropoli più sicura al mondo. Crei un autentico tavolo di coordinamento alla sicurezza con i migliori esperti. Inizi con sbattere fuori dalle piazze tutti i no-global, i tossici e i clandestini spacciatori, che se ne tornino nei loro centri sociali e se non li hanno più regalate loro un bel capannone in estrema zona industriale! Cominciamo a far chiudere tutti i negozi etnici presenti nel territorio del centro storico ivi compresa l’area di via Trieste, Corso del Popolo e De Gasperi. Sappiamo bene che in quei luoghi di etnico c’è soprattutto lo spaccio di droga e di merci illegali. Oltre ad essere assembramenti pericolosissimi! E chieda al nostro Vescovo di fare uno sforzo nel trovare un’area più consona e moderna per le pur importanti cucine popolari. Restituiamo questa bella città ai suoi cittadini! Credo che le prossime elezioni comunali debbano essere una vera occasione per tutti noi Padovani per far sentire la nostra voce a suon di voti! Mai più amministratori imbelli e mediocri! Mai più una Padova fatta di calci, pugni, violenza e droga! Almeno noi di “ViVi Padova!” proveremo con tutte le forze a cambiare le cose.

Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

venerdì 23 gennaio 2009

MULTE ANTI-SPACCIO SOLO PROPAGANDA ELETTORALE? FORSE MA LE APPROVIAMO!

23 GENNAIO 2009

Negli ultimi giorni ho letto molti articoli in merito all'idea del Sindaco Flavio Zanonato di procedere nel lancio di una campagna contro gli spacciatori, ed i consumatori di stupefacenti, tramite l'uso della sanzione amministrativa. Molti rappresentanti di schieramenti politici del Centro-Destra hanno espresso la loro convinzione che la scelta del Sindaco è uno strumento per accattivarsi i consensi di centro. Consensi che provengono dalla maggioranza dei padovani oramai esasperati dalla situazione in cui versa la Città, ed in modo particolare il centro storico. Penso che i politici come sempre abbiano preso la palla al balzo per fare della sterile polemica politica senza aver fatto nulla negli anni scorsi per contribuire concretamente alla soluzione di queste problematiche. Nelle riunioni di "ViVi Padova!" abbiamo spesso parlato della situazione inerente al dilagare dell'uso smodato di alcol e stupefacenti tra i ragazzi che frequentano le piazze ed il ghetto. Dire che sono tutti dei "balordi" sarebbe esagerato visto che la "rappresentanza" copre le più vaste aree sociali della comunità padovana. E' necessario provvedere alla soluzione del "problema piazze" e "sicurezza" con provvedimenti molto forti, innanzitutto tramite un'efficace e costante presenza delle Forze dell'Ordine nelle "zone calde" del centro e della periferia. Al tempo stesso è necessario promuovere una serie di attività collaterali volte a far "traslocare" altrove certi "habituè" delle Piazze. Credo che il Sindaco Zanonato abbia scelto di procedere dopo essersi reso conto che la cittadinanza non poteva più attendere: quando si vede che la crisi sociale arriva ai livelli in cui è giunta Padova provvedimenti drastici, come quello proposto dal Sindaco, diventano necessari. Approviamo quindi la scelta del Sindaco, la sosteniamo al di là che possa o meno essere un metodo per trovare voti in vista delle prossime elezioni comunali. Al tempo stesso è giusto sottolineare che se Zanonato avesse gestito in modo appropriato il problema nel corso del suo mandato non si sarebbe giunti a tanto! Caro Sindaco, proceda così, si faccia forza e non si limiti a colpire gli spacciatori ed i consumatori di droga, colpisca anche chi usa le piazze come latrine e piazza delle erbe come un ritrovo di no-global. Saranno anche scelte elettorali, in ogni caso avrà il plauso dei suoi concittadini e non è cosa da poco!

Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!