martedì 10 giugno 2014

"Festa della Repubblica o Festa dei Partiti?" Il 2 Giugno non è una festa! E' la celebrazione della Partitocrazia!



"Festa della Repubblica o Festa dei Partiti?"
Il 2 Giugno non è una festa! E' la celebrazione della Partitocrazia!

Il 2 Giugno del 1946 veniva definitivamente tolto di mezzo l'ultimo baluardo che si poteva frapporre tra la nascente partitocrazia italiana ed il bene del Paese: l'Istituzione Monarchica. 
Questa è la pura e semplice verità, da quel momento in poi l'Italia fu la miniera privata dei partiti che vinsero alle elezioni: la DC ed il PCI i primis e dei loro eredi poi. Partiti e Lobby che hanno banchettato indecentemente senza ritegno per decenni. 

Una lettura che può dare fastidio, tuttavia, se guardiamo la situazione dell'Italia di oggi, tutti concordiamo sul fatto che siamo stati governati da una casta partitica che dal 1946 in avanti ha fatto tutto per il proprio bene e ben poco per il bene degli italiani facendoci addirittura credere che fosse nata una seconda ed una terza repubblica per sanare gli scandali della prima. Una bugia colossale, noi siamo ancora nella prima repubblica, anzi direi, nella primissima.

Facciamo un passo indietro: tutti più o meno concordano che il referendum istituzionale del 1946 fu un imbroglio, tanto che, e pochi lo sanno, la vittoria della repubblica non fu mai proclamata dalla Corte di Cassazione ma venne invece imposta con un atto del governo De Gasperi nella notte tra il 12 ed il 13 Giugno con quello che Churchill definì un "colpettino di Stato" aiutato dagli americani.  Lo stesso Togliatti descrisse la nascita della repubblica come "un parto assistito". Un parto che vollero portare a termine a tutti i costi i partiti per sbarazzarsi dell'Istituzione che non gli avrebbe consentito "piena libertà d'azione e di governo" per dirla come si legge negli estratti della Costituente...

Dunque cosa abbiamo da festeggiare oggi? Quasi settanta anni di ruberie? Dobbiamo essere felici di aver visto devastare l'Italia da orde di costruttori legati alla politica che hanno rovinato le bellezze d'Italia? Dobbiamo festeggiare la svendita della nostra Patria agli stranieri, prima agli americani, poi ai tedeschi, poi all'Europa e nel futuro ai cinesi? 
Dobbiamo esultare nell'aver visto un Paese gestito per decenni da una pletora di sanguisughe intente solo a riempire i propri conti in banca a nostre spese? Direi di no!

Direi invece di aprire gli occhi, di considerare, almeno oggi, che in un Paese speciale come il nostro l'unica salvezza sarebbe proprio avere una monarchia di stampo nordico. Un'istituzione che sappia essere al di sopra dei partiti, che ponga i limiti al loro potere che spesso, come abbiamo visto, diventa strapotere. Un'Istituzione che possa finalmente farci ritrovare il piacere di essere prima di tutto italiani, certo, veneti, lombardi, piemontesi, siciliani, campani, etc etc., ma italiani! 
Ricordiamoci che questo Paese è nostro e non dei Partiti! 
Ricordiamoci che i Partiti e le Lobby finanziarie se lo sono presi proprio sbarazzandosi di chi questo Paese lo aveva voluto e lo aveva fatto crescere portandolo ad essere una potenza mondiale! 

Guardiamo al futuro e guardiamo alle più moderne e funzionanti democrazie: le monarchie europee!
Nazioni in cui la giustizia, la sicurezza, l'istruzione ed  il benessere del cittadino sono al primo posto dell'agenda politica e dove le rispettive Case Reali fungono da spietati controllori e difensori dei diritti del cittadino!

Ecco come festeggiare il 2 Giugno, riconoscendo gli errori di quel "parto assistito" e portando un'idea talmente antica da essere rivoluzionaria: la monarchia!

Filippo di Tornaforte