sabato 28 marzo 2009

LANCIATA DA VIVI PADOVA! LA CAMPAGNA PER LA SICUREZZA DEL CITTADINO

VIVI PADOVA: PRESENTATO IL DEPLIANT PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI


Facendo seguito alle numerose richieste giunte alla nostra Sede abbiamo deciso di lanciare una campagna per la sicurezza del cittadino che possa coinvolgere direttamente i padovani. Nelle ultime settimane abbiamo incontrato alcuni esponenti del Comune di Milano per trovare delle azioni che effettivamente diano un contributo alla sicurezza della cittadinanza.

E' nata quindi la Campagna per la Sicurezza del Cittadino.

Il primo passo è stato la creazione del Vademecum "Le Buone Abitudini" per la sicurezza del cittadino. Una serie di semplici accorgimenti da seguire per vivere più sicuri. Il depliant riporta anche i numeri di telefono dei principali enti preposti. Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Pronto Soccorso, Telefono Azzurro, Telefono Amico e Protezione Civile. Verrà inoltre attivato un numero speciale per gli associati. (Depliant Allegato)

Il secondo passo è il lancio del Convegno "Padova Insieme" che si terrà il prossimo 3 Aprile alle ore 21.00 alla Fornace Carotta. Titolo del Convegno "Sicurezza, Immigrazione e degrado: le esperienze delle associazioni e comitati cittadini". Il Convegno, promosso da ViVi Padova, sarà l'occasione per fare il punto sui reali problemi della cittadinanza, a parlare saranno infatti i portavoce dei Comitati, delle Associazioni e di alcuni importanti Movimenti patavini.
Sarà data notizia approfondita su temi e partecipanti nei prossimi giorni.

Seguirà poi la realizzazione del pieghevole rivolto agli immigrati "Le Regole del Buon Vivere" in cui verranno riportate in lingua italiana, cinese ed araba le norme comportamentali che ogni cittadini italiano tradizionalmente rispetta e che dovrebbero essere rispettate anche del cittadino immigrato.
E' in fase di definizione il lancio della campagna "Qui sei al sicuro!" a cui potranno aderire i pubblici esercizi della città che, applicando all'esterno del locale l'adesivo "Qui sei al sicuro!" daranno all'utente la garanzia di un luogo aperto a tutti nella sicurezza che meritano i cittadini di Padova.

Questi primi passi fanno parte di un ampio progetto legato alla sicurezza, promosso dal Presidente Filippo di Tornaforte, che sta realizzando ViVi Padova grazie al Dipartimento Sicurezza, Periferie e Protezione Civile diretto dal Cav. Alberto Claut già coordinatore della Protezione Civile di Padova.

Il pieghevole sulla sicurezza "Le Buone Abitudini" verrà distribuito in tutta la città in 25.000 copie in tutti i locali pubblici, uffici, parrocchie, etc.

E' iniziata ieri la distribuzione con grandissimo successo. Le richieste da parte dei pubblici esercizi e delle parrocchie ci sono centinaia.

sabato 21 marzo 2009

PADOVA E IL SUO FUTURO? ... NESSUN PROGRAMMA IN VISTA…

A due mesi dalle elezioni preoccupa la mancanza di programmi per il futuro della Città.

Prendo spunto dall’intervento dell’Onorevole Iles Braghetto pubblicato sul Gazzettino relativo all’esclusione di Padova dalle Città Metropolitane, cosa incredibile visto le dimensioni, per tornare sull’argomento relativo all’importanza della pianificazione di una strategia di sviluppo della Città. Nel suo articolo l’Eurodeputato dell’Unione di Centro ha colto l’essenza del problema che attanaglia Padova, e non solo, da oramai cinque anni. A Padova manca la progettualità per il suo futuro, manca una vera strategia per delinearne il ruolo, la crescita e lo sviluppo. Questo “deserto amministrativo/progettuale” a cosa è dovuto? In molte occasioni non ho avuto difficoltà ad esprimermi in modo critico sia nei confronti dell’Amministrazione Zanonato sia nei riguardi della compagine del Centro Destra. Entrambe le “squadre” sono modeste, talmente “piccine” da non essere state in grado di invertire l’inesorabile tendenza al degrado di ogni sorta a cui Padova andava incontro.
Veniamo quindi al futuro che si prospetta per la Città che tra circa due mesi deciderà il prossimo Sindaco e con lui deciderà anche il “programma strategico” che verrà adottato nei prossimi cinque anni di governo. Ammetto il mio disorientamento. Non capisco, forse sono troppo stupido, ma non comprendo! Non comprendo quale sia la Padova del futuro che ci propone Zanonato. Non capisco proprio quale sia quella del PDL. Vedo tante discussioni che ruotano attorno alle “dimensioni elettorali” dell’uno o dell’altro candidato. Ieri ho seguito con attenzione le dichiarazioni del Candidato Sindaco Zanonato rilasciate durante l’apertura del suo “Punto di ascolto”. Eh già, parlava di come risolvere i tanti problemi della città, peccato che non si sia reso conto che quei problemi li ha creati proprio lui... Insomma, c’è da chiedersi se il Sindaco ha la percezione della realtà. Secondo me è del tutto annebbiato dalla “cortina fumogena del potere” che si è creato attorno. D’altro canto un Sindaco che non fa neppure due passi sul Liston per arrivare in Municipio, preferendo l’auto con la scorta, la dice lunga sul rapporto che può avere con i cittadini. Zanonato ha parlato di voler lavorare per i giovani; si riferiva forse alla cricca di sbandati che ha disseminato per le piazze del centro storico? Ha parlato dell’importanza di dare alle giovani coppie la possibilità di avere una casa; si riferiva forse al “metodo Ruffini” che ha utilizzato lui stesso per cinque anni privilegiando gli immigrati ai giovani padovani? Potrei proseguire ma mi fermo per dare un’occhiata nell’altra “pagina del giornale” dove il Centro Destra snocciola i dati dei soliti fantastici sondaggi in cui è in netto vantaggio. Sapete, in tante interviste fatte dagli esponenti del PDL non ho visto una sola frase relativa al programma di governo per Padova. Non ho letto nulla se non i soliti battibecchi sul candidato. Appunto, chi è il candidato? Pare che tutto sommato il problema del candidato non riguardi altro che i partiti. Forse è vero, ma almeno iniziate a parlare di cosa vorreste fare per salvare Padova dalla deriva. Lo abbiamo fatto noi con ViVi Padova, potrà pur farlo un colosso come il PDL?! Sbaglio? Quindi cari amici la città è nella bufera, il Sindaco è intronato, il PDL pranza e cena, e noi cittadini? Beh… o ci muoviamo o rimaniamo fregati!


Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

mercoledì 4 marzo 2009

MONSIGNOR FISICHELLA A PADOVA

I CONTESTATORI VOGLIONO METTERE IL BAVAGLIO A CHI NON LA PENSA COME LORO


Monsignor Rino Fisichella è senza ombra di dubbio la massima autorità sulle tematiche relative alla Vita. Oltre a questo è Rettore di una delle più antiche e prestigiose università del mondo, la Pontificia Lateranense. Il fatto che abbia accettato l’invito della Fondazione Marina Minnaja a partecipare all’importante convegno sulla Bioetica è indubbiamente un fatto positivo che rende onore al ruolo da sempre determinante dell’Ateneo Patavino sul tema delle Scienze. Basti ricordare che proprio a Padova Galileo Galilei ebbe modo di insegnare e studiare liberamente quella che fu una vera e propria rivoluzione. Ritengo che tutti noi dovremmo essere ben felici di accogliere Monsignor Fisichella e, soprattutto, dovremmo ascoltare le sue parole ed il suo punto di vista senza per forza trascinarlo in dibattiti in "stile televisivo" che regolarmente portano alla polemica. Questa modalità di comunicazione, che tanto piace a quest’Italia sempre più lontana dai suoi Valori fondamentali, non è certamente degna della tradizioni Patavina. Detto ciò, non si comprende come comitati studenteschi di vario genere possano permettersi di "urlare" contro la presenza di quest’esimio docente ammirato in tutto il mondo per la sua preparazione e per la dialettica fresca ed avvincente. Chi conosce Monsignor Fisichella, ed io posso testimoniarlo avendo più volte collaborato con lui in diverse occasioni, sa bene che è una persona attuale, elastica, assolutamente democratica e vicina ai giovani. Un uomo dalle altissime qualità umane e morali che difende le posizioni della Chiesa Cattolica che, gioco forza, si fondano nel concetto della Sacralità della Vita sopra ogni cosa. Non entro nel merito della polemica, anzi, desidero spegnerla. Ognuno di noi in cuor suo ha un’opinione e questa va rispettata, ma dobbiamo renderci conto che non possiamo permettere che la violenza venga ancora una volta usata come bavaglio per le idee. Questa modalità mi ricorda molto certe "pratiche" utilizzate dai regimi totalitaristi per spegnere le idee e paralizzare le opinioni. Un metodo che in Italia viene usato al contrario, ossia si usano manifestazioni pubbliche violente e volgari per soverchiare le idee di un “avversario” che la pensa in modo diverso. Vedete, la prassi è sempre quella, la stessa usata contro il Papa Benedetto XVI obbligato a non partecipare alla visita all’Università La Sapienza da un gruppo di eversivi antidemocratici. Anche a Padova sta accadendo la stessa cosa: una minoranza violenta, prevaricatrice, politicizzata e propagandista vuole manifestare, urlare, rivoltandosi contro una presenza illustre per il solo fatto che quella presenza si fa portavoce di un pensiero diverso! Vi rendete conto di quanto sia grave?! Noi di ViVi Padova non lo accettiamo. Non cediamo a questi violenti contestatori, anzi, diciamo a Monsignor Fisichella che a Padova è il benvenuto, che la città autentica, quella fatta di lavoratori, di mamme e di figli, di professionisti, di imprenditori e di volontari sarà felice di ascoltare le sue parole schiette e dirette, senza obblighi di dibattito nauseante e a mero scopo politico. Caro Monsignore, venga a Padova, lasci che questi studentelli scalmanati si sfoghino contro di Lei, sappia che non rappresentano altro che loro stessi, si sgoleranno con slogan volgari, violenti, e talmente superficiali da far vergognare l’ultimo degli ignoranti!


Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!

domenica 1 marzo 2009

LE RONDE STRUMENTO DI TUTELA DEL CITTADINO O DI PROPAGANDA?

Gruppi impreparati di volontari si sono riversati nei quartieri, spesso pericolosi, delle nostre città senza un'adeguata preparazione.

Finalmente il Governo ha legalizzato le Ronde, eh già, adesso con una bella pettorina gialla e tanta buona volontà si può diventare un volontario “rondaiolo”. Primi risultati? Pessimi! Sberle, ceffoni, insulti, e soprattutto tanta pubblicità giornalistica per questo o quel comitato promotore e ben poca sostanza. Insomma siamo alle solite! Anche quest’idea viene strumentalizzata per scopi politici alle spalle della cittadinanza. Detto ciò vorrei semplicemente sottolineare due aspetti. Il primo è tecnico: non si può pensare di mandare gruppi di persone allo sbaraglio nei quartieri delle città senza un’adeguata preparazione tecnica che preveda quantomeno i basilari elementi dell’autodifesa, del pronto soccorso unitamente ad un’attrezzatura adatta che preveda anche una divisa ben identificabile che funga da deterrente verso i malintenzionati. Consiglio il Ministro Zaia di pensarci prima di proporre di "portare le mamme" in ronda! L'aspetto relativo alla preparazione dei volontari poteva facilmente essere superato prendendo “in dote” il sistema organizzativo già collaudato dai City Angels, da noi invitati a Padova lo scorso Dicembre, oppure dall'esperienza della Lega. Entrambe le organizzazioni hanno corsi di preparazione per i volontari. Mi chiedo, perché nessuno ancora ha organizzato un vero corso lanciando solo iniziative propagandistiche sul territorio? In secondo luogo, è tollerabile che i soliti sinistri individui dei Centri Sociali si mettano a rompere le scatole addirittura “menando le mani” contro i volontari delle ronde? Non commento gli atti di Gallob perché si commentano da soli. Sono invece esterrefatto dalle azioni della “signora” Daniela Ruffini che ricopre la carica di Assessore alla Casa e Immigrazione del Comune di Padova. Dico ci rendiamo conto? Questa persona è pagata da noi cittadini e invece di fare gli interessi dei padovani si è resa complice di una delle più scellerate politiche filo immigrazione d'Italia privilegiando gli immigrati rispetto ai padovani. Risultato? Gentaglia ovunque e poche case ai padovani tanto che non esiste più una palazzina comunale tranquilla e ben abitata! Più che Assessore alla Casa e all’Immigrazione potremmo chiamarla “Assessore alla Protezione degli Immigrati”. Ma la cosa veramente intollerabile è il modo con cui questo Assessore si è permesso di prendere parte a manifestazioni a difesa dei balordi e di immigrati clandestini andando contro le iniziative pacifiche dei Comitati di cittadini padovani mossi dalla paura per l’attuale situazione che è sempre più fuori controllo. Situazione che proprio le politiche scellerate della Ruffini hanno contribuito a far nascere e sviluppare. Morale della favola? Sempre quello cari Padovani, il Comune è inerme, fermo, comatoso: le guerre degli spritz, il degrado, la paura, le ronde, i comitati, gli scontri, tutte cose che non ci sarebbero se ci fosse stata una seria e competente politica amministrativa della città che il nostro “prode” Sindaco non ha saputo attuare in cinque anni di amministrazione! Beh, lasciatemelo dire, è proprio ora di una ventata d’aria fresca a Palazzo Moroni…

Filippo Bruno di Tornaforte
Presidente di ViVi Padova!